Un buon film sa catturare, far riflettere, emozionare. Ma quando si parla di ambiente, non basta solo il coinvolgimento: serve anche precisione, consapevolezza, rigore. Le storie che raccontiamo devono essere corrette dal punto di vista scientifico, accessibili ma fondate, capaci di tradurre linguaggi complessi in immagini che lasciano il segno.
Per questo a Cinema In Verde, dietro ogni scelta, c’è un lavoro di squadra che mette insieme sguardi diversi.
Il Comitato artistico-scientifico è il cuore di questo processo: uno spazio di confronto tra ricerca, divulgazione, produzione e scrittura visiva. Anche quest’anno, la sua composizione riflette la volontà di costruire un ponte tra competenza scientifica e linguaggio cinematografico, per offrire una selezione di film coerente, appassionante e culturalmente solida.
Sguardo scientifico e ambientale
Fabio Attorre, Direttore dell’Orto Botanico di Roma, garantisce un filtro di selezione particolarmente qualificato grazie alla sua esperienza nel campo della botanica e della rigenerazione ambientale. La sua presenza garantisce che le pellicole scelte rispettino elevati standard scientifici e riflettano le reali sfide ambientali.
Livio De Santoli, Prorettore alla Sostenibilità dell’Università La Sapienza, è esperto in transizione energetica e rinnovabili. Il suo contributo è essenziale per valutare come i film trattano le innovazioni tecnologiche e le pratiche sostenibili.
Marco Gisotti, giornalista, divulgatore scientifico ed esperto di comunicazione ambientale, ha una lunga esperienza nel collegare media, scienza e sostenibilità, offrendo al Festival una competenza interdisciplinare
Linguaggio cinematografico
Claudia Campanelli, Direttrice artistica del festival, guida la selezione con la sua visione creativa e la sua esperienza nella curatela di eventi culturali. Il suo ruolo è fondamentale per assicurare che la programmazione del festival sia coesa e rifletta il tema “Storie che ispirano, azioni che salvano”.
Damiano Garofalo, ricercatore alla Sapienza specializzato in cinema, fotografia e televisione, ha particolari competenze sia nel campo del linguaggio cinematografico che in quello della sostenibilità dei set. Ha una grande esperienza nell’ambito della narrazione e delle pratiche ecologiche nel cinema.
Valeria Adilardi, è una produttrice con una lunga esperienza nel documentario, maturata in particolare nel settore wildlife. Il suo percorso coniuga competenze artistiche e una conoscenza approfondita della narrazione ambientale.
Legame tra cinema, cultura e città
Michela Paoletti, in rappresentanza dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, contribuisce a rafforzare il legame tra il festival e le politiche culturali della città, promuovendo il valore dell’ambiente come parte integrante dell’espressione artistica.
Ginevra Diletta Tonini Masella, per l’Assessorato all’Ambiente di Roma Capitale, porta una prospettiva istituzionale sulle priorità ambientali del territorio, contribuendo a orientare la selezione verso temi urgenti e concreti per la città.
Il risultato è un programma che intreccia pensiero critico e potere evocativo dell’immagine, divulgazione e immaginazione.
Una selezione che non si limita a rappresentare il presente, ma si interroga sul futuro. Perché ogni storia che scegliamo ha il potenziale di diventare un atto politico, una presa di posizione, un piccolo seme per cambiare prospettiva.
